FOTOCOPIE E CONTROMARCHE
18-11-2005Saranno applicate delle contromarche
Nuovo accordo sulle fotocopie
La SIAE, l’AIE (Associazione Italiana Editori), le Associazioni degli scrittori (SNS, il Sindacato Nazionale Scrittori, SLSI, il Sindacato Libero Scrittori Italiani, UIL-UNSA, l’Unione Nazionale Scrittori e Artisti) hanno firmato un nuovo accordo con le Associazioni di categoria CNA, Confartigianato, CASARTIGIANI, C.L.A.A.I. e LEGACOOP, per i diritti d’autore sulle fotocopie di opere protette. Secondo il testo del nuovo accordo che non prevede alcun aumento delle royalty per diritto d’autore, le copisterie e gli altri esercizi in cui vengono effettuate fotocopie dovranno applicare sulle pagine riprodotte delle “contromarche” di vario taglio e colore prima di consegnarle ai clienti per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge. Il compenso spettante agli autori delle opere fotocopiate sarà corrisposto in base alle risultanze dell’acquisto delle “contromarche”. Il colore e taglio dipenderanno dal numero delle copie richieste e legittimate, cioè in regola con la normativa sul diritto d’autore. L’attuale normativa nazionale (Legge 248/2000) consente la fotocopia di opere protette per uso personale (motivi di studio, lettura, consultazione) e nel limite massimo del 15% di ciascun libro. Resta comunque vietata ogni utilizzazione a fine di lucro, che possa pregiudicare i diritti di utilizzazione economica spettanti all’autore. Come accade sia pure con diverse modalità in tutta Europa, anche la legge italiana ha stabilito, da tempo, che sia dovuto un compenso per le opere che vengono fotocopiate nei centri di riproduzione allo scopo di conciliare due diverse esigenze: quella degli autori ed editori di ottenere la giusta remunerazione per la loro attività creativa e quella dei lettori di disporre di copie per uso personale, per ragioni di studio o di lavoro. La negoziazione degli accordi e la riscossione dei compensi sono state affidate dalla legge alla SIAE, che ha anche poteri di vigilanza sui centri di riproduzione, per prevenire ed accertare le violazioni della legge. Secondo l’Ufficio Studi dell’AIE nel 2004 il fenomeno delle fotocopie abusive, in crescita rispetto all’anno precedente ha sottratto ad autori ed editori e al settore della distribuzione non meno di 340 milioni di euro. La raccolta di diritti sulle fotocopie legali ha prodotto soltanto 3,4 milioni di euro rispetto agli 89 milioni del Regno Unito, i 51 milioni della Germania i 26 della Spagna e i 23 della Francia.
Nuovo accordo sulle fotocopie
La SIAE, l’AIE (Associazione Italiana Editori), le Associazioni degli scrittori (SNS, il Sindacato Nazionale Scrittori, SLSI, il Sindacato Libero Scrittori Italiani, UIL-UNSA, l’Unione Nazionale Scrittori e Artisti) hanno firmato un nuovo accordo con le Associazioni di categoria CNA, Confartigianato, CASARTIGIANI, C.L.A.A.I. e LEGACOOP, per i diritti d’autore sulle fotocopie di opere protette. Secondo il testo del nuovo accordo che non prevede alcun aumento delle royalty per diritto d’autore, le copisterie e gli altri esercizi in cui vengono effettuate fotocopie dovranno applicare sulle pagine riprodotte delle “contromarche” di vario taglio e colore prima di consegnarle ai clienti per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge. Il compenso spettante agli autori delle opere fotocopiate sarà corrisposto in base alle risultanze dell’acquisto delle “contromarche”. Il colore e taglio dipenderanno dal numero delle copie richieste e legittimate, cioè in regola con la normativa sul diritto d’autore. L’attuale normativa nazionale (Legge 248/2000) consente la fotocopia di opere protette per uso personale (motivi di studio, lettura, consultazione) e nel limite massimo del 15% di ciascun libro. Resta comunque vietata ogni utilizzazione a fine di lucro, che possa pregiudicare i diritti di utilizzazione economica spettanti all’autore. Come accade sia pure con diverse modalità in tutta Europa, anche la legge italiana ha stabilito, da tempo, che sia dovuto un compenso per le opere che vengono fotocopiate nei centri di riproduzione allo scopo di conciliare due diverse esigenze: quella degli autori ed editori di ottenere la giusta remunerazione per la loro attività creativa e quella dei lettori di disporre di copie per uso personale, per ragioni di studio o di lavoro. La negoziazione degli accordi e la riscossione dei compensi sono state affidate dalla legge alla SIAE, che ha anche poteri di vigilanza sui centri di riproduzione, per prevenire ed accertare le violazioni della legge. Secondo l’Ufficio Studi dell’AIE nel 2004 il fenomeno delle fotocopie abusive, in crescita rispetto all’anno precedente ha sottratto ad autori ed editori e al settore della distribuzione non meno di 340 milioni di euro. La raccolta di diritti sulle fotocopie legali ha prodotto soltanto 3,4 milioni di euro rispetto agli 89 milioni del Regno Unito, i 51 milioni della Germania i 26 della Spagna e i 23 della Francia.
Tratto da Siae.it
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17.11.2005
Fotocopie, arrivano le "contromarche" Siae
di red.
Fotocopie, arrivano le "contromarche" Siaedi red. Arriva una “contromarca” per le fotocopie per tutelare i diritti d’autore. Si tratta di un accordo tra la SIAE, l'Aie (Associazione Italiana Editori), l'Associazione degli Scrittori, e altri sindacati nazionali degli scrittori. Così le copisterie e ogni altro esercizio, dove si effettuano fotocopie, applicheranno una “contromarca” sulle pagine riprodotte, come prova dell’avvenuto pagamento dei diritti d’autore. Sono previste sanzioni, invece, per chi sarà trovato con delle fotocopie senza “contomarca”. La nuova intesa sarà valida da gennaio e durerà due anno.
Per la Siae si tratta di «conciliare due diverse esigenze: quella degli autori ed editori di ottenere la giusta remunerazione per la loro attività creativa e quella dei lettori di disporre di copie per uso personale, per ragioni o di studio o di lavoro”. Secondo l’Ufficio Studi dell’Aie, infatti, nel 2004 il fenomeno delle fotocopie abusive ha sottratto ad autori ed editori non meno di 340 milioni di euro.
Tuttavia ogni volta che si parla di proprietà intellettuale, diritti di autori ed editori sembra che il terzo escluso sia sempre il lettore. Chi visita, infatti, con più frequenza le fotocopisterie? Perché? Per rispondere alle domande, basta guardare i quartieri delle città, dove sono situate le fotocopisterie: le università sono al primo posto. Le fotocopie sono un surrogato del libro, ogni qual volta il testo da comprare ha un costo troppo alto. Gli studenti universitari, che devono comprare molti testi per ogni esame, ricorrono sempre più spesso alle copisterie. In un momento in cui l'istruzione costa sempre più, ecco un altro balzello a carico degli studenti.
Per la Siae si tratta di «conciliare due diverse esigenze: quella degli autori ed editori di ottenere la giusta remunerazione per la loro attività creativa e quella dei lettori di disporre di copie per uso personale, per ragioni o di studio o di lavoro”. Secondo l’Ufficio Studi dell’Aie, infatti, nel 2004 il fenomeno delle fotocopie abusive ha sottratto ad autori ed editori non meno di 340 milioni di euro.
Tuttavia ogni volta che si parla di proprietà intellettuale, diritti di autori ed editori sembra che il terzo escluso sia sempre il lettore. Chi visita, infatti, con più frequenza le fotocopisterie? Perché? Per rispondere alle domande, basta guardare i quartieri delle città, dove sono situate le fotocopisterie: le università sono al primo posto. Le fotocopie sono un surrogato del libro, ogni qual volta il testo da comprare ha un costo troppo alto. Gli studenti universitari, che devono comprare molti testi per ogni esame, ricorrono sempre più spesso alle copisterie. In un momento in cui l'istruzione costa sempre più, ecco un altro balzello a carico degli studenti.
Tratto da L'Unità Online
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