NATURA HACKER E FARE HACKER
In questi giorni si discuteva in lista hackmeeting del prossimo evento...se farlo o meno e soprattutto dove e come organizzarlo. Al solito, come ogni anno, si è parlato di antifascismo, e, come ogni anno, son partiti litigi, offese, accuse di trollagine tra chi riconosce la componente antifascista come esclusiva, determinante e fondamentale e chi invece riconosce all'evento molti altri aspetti, tra cui anche l'antifascismo ma come conseguenza di un fare hacking che è per sua natura contro ogni forma di dominio, contro ogni forma di soppressione della libertà di espressione e condivisione...
Vi cito un piao di frasi di Raistlin che qualcuno, e persino lui stesso forse, considera scontate ma che sono invece a mio avviso interessanti. Si è detto che sono cose già dette, invece vi assicuro che non erano mai state espresse in maniera così forte e netta e in un linguaggio che non può essere frainteso...che elimina qualsiasi dubbio in chi ancora ne avesse.
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Sent: Monday, March 27, 2006 12:04 PM
Subject: Re: [Hackmeeting] S.U.Ca
> L'hackmeeting e' antifascista, libertario, ugualitario come
> CON-SE-GUEN-ZA NA-TU-RA-LE di quello che si FA in un hackmeeting,
[......]
> Non e' che se uno e' antifascista DIPERCONSEGUENZA ha lo spirito hacker
> che per imposizione divina scende dal cielo come lingua di fuoco e si
> posa sulla sua coscienza. Per converso, lo spirito di condivisione e
> conoscenza libera della comunita' dell'hacking e' (per sua natura)
> antifascista, libertario, ugualitario, etc.
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Quanto scritto da Raistlin è più importante di quel sembra e pone, inconsapevolmente, l'accento su due punti:
a) L'hackmeeting E' quel che FA
b) Lo spirito hacker è prima di ogni cosa per la condivisione e la libertà... di conseguenza è NATURALMENTE antifascista, libertario e ugualitario
E' importante, soprattutto di questi tempi, aver espresso questi concetti in questo modo...perchè dei toni da propaganda non se ne può più.
Io credo fermamente che gli hacker non abbiano bisogno di farsi contaminare da niente e nessuno...Possono parlare con un linguaggio che gli è proprio (senza prenderlo in prestito dalla politica), possono esprimere il proprio punto di vista politico (senza scimmiottare i toni di propaganda politica a cui siamo avvezzi soprattutto in questi giorni), possono proporre una propria visione politica, unica, sincera, giusta, attuale, che coinvolga tutti.
A guardar infondo, gli hacker hanno persino un progetto politico, vero, chiaro e realmente nuovo...racchiuso non solo nei manifesti storici...ma anche in quelli attuali...
Gli hacker hanno arricchito il nostro mondo di nuovi spazi di comunicazione e cambiato il nostro modo di comunicare. Questo nuovo linguaggio andrebbe coltivato di più e soprattutto usato di più anche in ambiti nel quale non ce lo immagineremo...
Vi cito un piao di frasi di Raistlin che qualcuno, e persino lui stesso forse, considera scontate ma che sono invece a mio avviso interessanti. Si è detto che sono cose già dette, invece vi assicuro che non erano mai state espresse in maniera così forte e netta e in un linguaggio che non può essere frainteso...che elimina qualsiasi dubbio in chi ancora ne avesse.
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Sent: Monday, March 27, 2006 12:04 PM
Subject: Re: [Hackmeeting] S.U.Ca
> L'hackmeeting e' antifascista, libertario, ugualitario come
> CON-SE-GUEN-ZA NA-TU-RA-LE di quello che si FA in un hackmeeting,
[......]
> Non e' che se uno e' antifascista DIPERCONSEGUENZA ha lo spirito hacker
> che per imposizione divina scende dal cielo come lingua di fuoco e si
> posa sulla sua coscienza. Per converso, lo spirito di condivisione e
> conoscenza libera della comunita' dell'hacking e' (per sua natura)
> antifascista, libertario, ugualitario, etc.
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Quanto scritto da Raistlin è più importante di quel sembra e pone, inconsapevolmente, l'accento su due punti:
a) L'hackmeeting E' quel che FA
b) Lo spirito hacker è prima di ogni cosa per la condivisione e la libertà... di conseguenza è NATURALMENTE antifascista, libertario e ugualitario
E' importante, soprattutto di questi tempi, aver espresso questi concetti in questo modo...perchè dei toni da propaganda non se ne può più.
Io credo fermamente che gli hacker non abbiano bisogno di farsi contaminare da niente e nessuno...Possono parlare con un linguaggio che gli è proprio (senza prenderlo in prestito dalla politica), possono esprimere il proprio punto di vista politico (senza scimmiottare i toni di propaganda politica a cui siamo avvezzi soprattutto in questi giorni), possono proporre una propria visione politica, unica, sincera, giusta, attuale, che coinvolga tutti.
A guardar infondo, gli hacker hanno persino un progetto politico, vero, chiaro e realmente nuovo...racchiuso non solo nei manifesti storici...ma anche in quelli attuali...
Gli hacker hanno arricchito il nostro mondo di nuovi spazi di comunicazione e cambiato il nostro modo di comunicare. Questo nuovo linguaggio andrebbe coltivato di più e soprattutto usato di più anche in ambiti nel quale non ce lo immagineremo...