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giovedì, giugno 22, 2006

Pesce a Fore - La Rivelazione

Senza tedio....spero...si è capito....
quando uno non sa più che dire
si spinge oltre e spera di stordire o forse addirittura scandalizzare...

Atteggiamento assai infantile che rivela solo il senso o forse gli infiniti sensi di un nome:
Pesce a Fore

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Pesce a Fore, l'escluso dal sistema dell'Arte
Sistema dell'arte come ambiente naturale di Mario
Sistema dell'Arte descritto come spazio lercio e corrotto
Mario aspira al lerciume e a farsi corrompere o corrompere
No, no!...solo alla convenienza, al guadagno....un sacco di soldi!!!

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Pesce a Fore, l'uomo dal fallo in mostra
nessuno se ne è accorto!!!
Se gli dici che è piccolo si offende
Se gli dici che è grande vuol infilarlo ovunque
anche nel Sistema dell'Arte

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Pesce a Fore, l'uomo dal fallo in mostra
ce ne siamo accorti
perchè piscia negli angoli di strada
in cui conferenzia
persino sugli artisti e l'arte
che tanto brama

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Pesce a Fore:
un nome,
una garanzia

THE END
:-)

Pesce a Fore - Atto 4

P.s. metterlo in culo al sistema? Al limite da una altra parte, sempre che tutto sia lubrificato a dovere....,"

non credo che "la sistema" esista!

"ma poi perché dovrei incularmi tale suddetto sistema che tu ritieni inesistente?"

Perchè tu credi che esiste e ne sei insoddisfatto....In ogni caso...io non ho mai negato l'esistenza del sistema dell'arte!!!

"Scusami a questo punto mi faccio una sega creativa, non preoccuparti non posso colpirti...., tutto è virtuale."

Ah davvero? Ed io che pensavo che il farti le seghe, rigidamente non creative, fosse il tuo stato perenne e consolidato...

Che tristezza vedere un pesce affogare nella propria acqua!!!!!!

mercoledì, giugno 21, 2006

Pesce A Fore - Atto 3

Cara Maria, ma non comprendi che quando parli di non condivisione crei in qualche maniera una barriere ed un diaframma sistemico tra chi è dentro e chi è fuori?
Caro Pesce a Fore a me non sembra di aver parlato di "non condivisione" - tutt'altro - e quanto al "dentro" e al "fuori", esistono. Puoi forse negarlo? Puoi stare dentro, puoi stare fuori, puoi stare sia fuori che dentro, e questo non vuol dire separare i due ambiti. Non vuol dire neanche che chi è dentro o fuori è meglio di chi sta fuori o dentro. A me pare che lo faccia tu...tu separi te stesso dal resto della gente con cui entri in contatto e la separazione la determini non a causa di quel che dici, ma di come lo dici e lo imponi. Ammettiamo però anche che a noi stia bene che tu dica quel che dici e che ci stiano bene anche i tuoi modi...è normale che qualcuno, dopo averti letto, affermi: quel che dici non lo condivido, credo che la tua lotta non porti a niente, credo che quel che comunichi è non solo vecchio, ma anche noiso e privo di energia....Dov'è il problema????
Quello che tu chiami ritmo spam io lo chiamo condivisione di conoscenza in tempo reale, non pensi forse che gli artisti sommersi abbiano bisogno di argomentazioni per difendersi quotidianamente?
Col cavolo!!! Ora lo spam è condivisione di conoscenza? Per me è invasione....è imporsi in uno spazio senza reale confronto, senza interpretare le esigenze di chi in quello spazio ci vive, ci discute. Nessuno ti ha mai detto...tu non hai il diritto di dire, tu non hai il diritto di comunicare...tu non hai il diritto di stare qui. Solo che tu non ti confronti...Vieni, ci copi ed incolli discussioni che tieni con altri fuori da AHA e che a noi non interssano e ci assilli con questo benedetto sistema dell'arte come se fosse l'aria che respiri...E dici, dici, dici, dici...potresti pure un pò proporre azioni, coinvolgendoci come fai quando scrivi...ma non lo fai...Non ci stupisci. Non ci risvegli!
Poi dov'è che uno si incazza con te? Quando dici l'arte è il sistema dell'arte, non esistono altri percorsi se non quelli offerti dal sistema dell'arte e lo dici in un posto in cui c'è gente che si sbatte per creare percorsi alternativi, spazi nuovi in cui potersi esprimere raggiungendo tutti. E questo sai che dimostra? Che tu questo spazio lo usi come angolo di strada in cui pisciare senza curarti che lì dove pisci c'è il lavoro, le intenzioni, la voglia e la lotta di fare diverso. Insomma ci parli, ma non ti accorgi della nostra esistenza. Ci rendi partecipi, contro la nostra volontà, di quel che pensi e non vedi, non sai e neanche ti lasci incuriosire da quel che facciamo...
Questa la chiami condivisione? Io credo che tu ti interessi più al sistema dell'arte che ai tuoi simili. Il tuo ego prevale su tutto...
Certo, tu sei una Hacker pura perché te ne fotti, ma non so perché ho idea che tu abbia una concezione restrittiva del termine.
Non sono un hacker e non so neanche che significhi hacker puro...
Tu non ami discutere di certe cose ed io si, non capisco qual'è il problema,
Il problema - vedi sopra - è il modo in cui lo fai e la tua svogliataggine nei confronti di una comunità che delle vie alternative le sta cercando - qualcuna è stata anche trovata - ma a cui non dedichi neanche un commento...come se non esistesse. Eppure la coinvolgi in tutto quel che fai, come se fosse profondamente interessata e sai che non lo è e non perchè - ripeto - non condivide le tue analisi, ma perchè le analisi da sole concludono pochissimo. Ormai è più di un anno credo che ci dici quel che sei e come la pensi. Io non ho notato alcuna evoluzione...
...così come non capisco l'uso del noi quando in realtà mi scrivi tu, pensi sul serio di potere incarnare e rappresentare l'anima di turra la comunità?
No, io non posso interpretare tutta la comunità di AHA, però non mi pare che ci sia qualcuno in AHA che sia contento dei tuoi post e del modo in cui ti relazioni con gli altri. Quando dico "noi" è perchè anche io sento la stessa insoffrenza, ma a diffeernza degli altri ho creduto di poterla comprendere e risolvere chiedendoti spiegazioni che però non sono arrivate...Il tuo comportamento lo chiami azione artistica, condivisione di conoscenza in tempo reale e riguardo a quel che alcune persone nutrorno nei tuoi confronti, proprio a casua dei tuoi metodi, o fanno di creativo nella vita e di diverso, non proferisci parola se non per dire..."quelli pure si fanno i soldi (riferito ad esempio, agli 01.org). Allora vedi? Io non vorrei pensar male, ma tu mi obblighi! Tu annienti gli 01.org perchè si fanno i soldi e offuschi, insabbi i loro metodi creativi, considerandoli anche questi meno che niente. Ancora una volta non ti confronti e l'unica cosa che risalta sono i soldi, i soldi, i soldi....che quelli guadagnano e tu no!!!
Fermo restando che il concetto di comunità lo trovo estremamente stantio rispetto a quello di posse o moltitudine in continuo divenire e dove le voci singole sono distinte e distinguibili all'interno di un insieme.
Perchè l'ha prescritto il dottore che la comunità non è in continuo divenire, che in essa le voci singole non sono distinte e distinguibili? Sono termini...valgono meno di zero...
Questa tua accusa di non agire ti ripeto è assolutamente ingiustificata, dammi un tuo recapito postale e diventerai parte della mia azione artistica, altrimenti sei tu a sbraitare senza senso.
Non è un'accusa...semplicemente è quel che noto e mi dai anche ragione tu stesso, confermi quel che penso quando mi chiedi un recapito, in cui inviarmi quel che fai...Insomma significa che quel che "fai" io non posso dedurlo da quel che dici e non posso neanche vederlo in lista aha o altrove...Capisci?
Non devi offenderti! Forse dovresti cercare di capire se il modo in cui comunichi ha qualche falla...va rivisto? Che c'è di male? Migliorarsi è un bene, riuscirci grazie al confronto con gli altri..è il massimo.
Dici che l'arte ed il sistema dell'arte siano due cose distinte e che tale valore sia acquisito culturalmente?
Veramente sei tu a dire che il sistema dell'arte è lercio, è corrotto, è chiuso...e che ci sono artisti e arti che in questo sistema dell'arte non hanno diritto a uno spazio... O sbaglio? Ed ora? Vuoi identificare sistema dell'arte ed l'arte? Non ti pare un pò contraddittorio? Mi pare che tu fossi per giunta d'accordo con me nel considerare in antitesi arte e sistema...o no? Forse hai perso il filo!
Ma dove cazzo vivi?
Non nel mio ego...questo è sicuro!!!
Possibile che tu non abbia colto il fatto che tutto quello che il sistema arte impone influenza anche il nostro vivere sociale per più generazioni?
Non l'ho colto...Non sono artista...forse non ho occhi per vedere...però anche questo dimostra che devi rivedere il tuo modo di comunicare...Perchè hai postato analisi, critiche, parole e parole e forse questa influenza di cui parli non l'hai spiegata, non s'è capita...forse non l'hai proprio menzionata...
Che non ti renda conto che tutta la critica sistemica scrive sotto la voce cultura in ogni quotidiano planetario?
Macchisenefrega!!!
Questo per te non è pensiero unico imposto?
Però tu mi dici l'arte e nelle tue mani sei padrone del tuo destino?Non cogli la tua retorica?Pensi che sia così facile?Non ti rendi conto che quando scrivi basta andare a Milano a trovare una galleria crei già una discriminante sociale?C'è gente che non può permettersi neanche il biglietto del bus ed ha l'arte nelle mani, pensi che in questo sistema liberale non avrà problemi?
Condivido in pieno quel che dici e io non ho potuto nemmeno affogare la tristezza della mia condizione nelle sigarette...Ho smesso di comprarle per mancanza di soldi...Ma cosa vuoi fare? Vuoi lasciarti morire? Pensi che questo sistema cambierà prima che tu abbia compiuto gli 80anni? Ti lamenti...uffààààà...ma possibile tu non abbia un pò di energia creativa che ti permetta di metterlo in culo a questo sistema anche poco poco, nel tuo piccolo? Possibile?
io sono già dentro il sistema quanto te e la tua lista,
sia chiaro! la lista non è mia!!!
il discorso è che io evidenziandone i problemi quotidianamente vorrei modificarlo in meglio, questo dovrebbe essere lo spirito hacker o no?
Ora cominci a farmi tenerezza...Giuro!!! Con le parole non si modifica niente. Neanche da soli...Devi almeno fare un pò gruppo. Per un anno hai evidenziato il cancro del sistema dell'arte.. io credo che avresti potuto farlo anche in un giorno. Nei tuoi post vengono ripetuti sempre gli stessi concetti...Ci ritrovi sempre la stessa analisi scritta, se sei fortunato, in maniera un pò diversa....Punto....
Come modifichi? Soprattutto cosa modifichi? Il morale della gente che ossessioni?
La tua complicità passiva
eh? sono complice di chi? non mi dire del sistema dell'arte che....
la trovo poco propositiva ed addirittura cracker visto che cerca di omettere problematiche e lamentele facendole passare per spam puro....
A me la parola cracker non offende affatto...sono una di quelle a cui piace anche cracker se la situazione lo richiede...Tu però associ cracker a omissione e spam...
un'altra dimostrazione di come tu sappia molto poco a tal riguardo...Se ne sapessi di più ti piacerebbe ne sono certa!!!!

martedì, giugno 20, 2006

Pesce a Fore - Atto 2

Cara Maria, qual'è il problema potrei chiederlo io a te non trovi?

Certo che sì...dovresti farlo senza dubbio se io, come te, reiterassi un comportamento non condiviso da nessuno in un certo spazio (come fai tu in AHA o anche altrove). Tale comportamento consisterebbe nel dire e ridire cose già dette fino allo sfinimento, cose a cui non siamo molto o più interessati e in un modo che non condividiamo affatto, e cioè con una certa arroganza e senso di superiorità e con un ritmo molto simile allo spam, e quindi assolutamente privo di rispetto per gli altri.

Queste cose, inoltre, ce le dici come se noi non le sapessimo affatto e qui sbagli. Ce le dici come se noi non le condividessimo. E anche qui sbagli. Ce le dici come se fossimo noi stessi il bersaglio delle tue critiche o come se sotto accusa fosse la nostra indifferenza di fronte alle analisi che fai o al sistema che critichi. Ma noi non siamo indifferenti.

Tu escludi del tutto la possibilità che quelle cose che dici le sappiamo già, forse qualcosa la condividiamo pure, ma non amiamo più discutere esclusivamente di questo, non amiamo discuterne nel modo in cui fai tu. Piuttosto amiamo agire, ideare nuove forme di comunicazione e dare risposte nuove non al sistema dell'arte che è al centro di ogni tua teoria, ma alla nostra voglia di dire e fare non solo in quanto artisti, ma in quanto uomini, molto diversi tra loro, con passioni molteplici ed opposte, che vivono all’interno di un sistema molto più grande del tuo sistema dell’arte.

Un problema è indubbiamente guadagnare con l'arte nonostante come giustamente riveli l'arte e questo sistema sono in antitesi,questo sistema non è però l'unico possibile ed io a differenza tua (mi sembra di capire) penso sia giusto salvaguardare anche il mestiere dell'artista e quelle conquiste culture sociali che tu dai per acquisite e consolidate ed io no.

Ecco io non credo che guadagnare con l'arte sia il problema. Io credo che il problema sia guadagnare con il proprio lavoro. L'arte per me è un lavoro come tanti. E se non riesci a realizzarlo a Napoli, te ne vai a Milano; se non riesci a realizzarlo nella galleria di moda, lo realizzi nella tua bottega, se non riesci a realizzarlo dipingendo tele da esporre in salotti lussuosi e case alto-borghesi, lo farai accontentandoti di esporle a casa di un piccolo-borghese, un operaio o anche di un precario. Se non riesci a metterlo in mostra nel vigente sistema dell'arte, trovi altri sistemi o ne crei uno tuo capace anche di debellare l'altro sistema, quello che tu giudichi negativo, senza troppe chiacchiere.

Quanto alle conquiste culturali che c'entrano con il sistema dell'arte? L'arte e la cultura dell'arte mi sembra che non abbiano più nulla a che fare con il vigente sistema dell'arte, così come, tanto per fare un esempio attuale, il calcio non ha nulla a che fare con il sistema moggi.

Tu dichiari di essere un artista e di lavorare in un bar per vivere, pensi che questa sia la risposta giusta al problema della disoccupazione?

Ecco un esempio di come tu in realtà finga soltanto di leggere ed ascoltare gli altri. Sì, perchè io non ho mai affermato di essere un artista e di lavorare in un bar. E' invece qualcosa a cui tu hai fatto riferimento in uno dei post in AHA:

[aha] Quelli che scompaiono.... mercoledì 7 giugno 2006

Ma giacchè mi chiedi ti rispondo...Sul piano personale il problema non è la disoccupazione, ma la sopravvivenza e se ho bisogno di sopravvivere è ovvio che farò qualsiasi lavoro che reputo minimamente attinente ai miei interessi o accettabile. Soprattutto farò qualcosa in cui penso di poter riuscire con creatività se è la creatività ciò a cui io sono particolarmente legata.. Tu in quanto artista hai molte più possibilità di altri di sopravvivere...sicuramente ne hai più di me che in quanto laureata in una materia stramba come archeologia orientale, che nulla a che fare con quella occidentale, non ho alcuna possibilità di svolegere il mio lavoro se non dentro certi sistemi "chiusi" e "baronali" o grazie ad essi. Eppure tu ti lamenti molto più di me!

La tua scultura, se sei uno scultore, o la tua pittura o qualsiasi cosa tu sappia fare, puoi proporla dentro il sistema dell'arte ma anche fuori. Puoi indirizzarla ai grandi salotti frequentati dai critici e dai fanatici dell'arte che costa, oppure puoi indirizzarla alla gente comune. La tua arte è nelle tue mani. Tu plasmi la materia e la materia può esser di tutti e può stare ovunque. Quel che io so è etereo, e non posso indirizzarlo a chiunque. Non tutti lo comprenderebbero. Soprattutto non posso praticare quel che so fare se non dentro certi circuiti. E, infatti, ho smesso. Non ho scampo e se voglio sopravvivere devo inventarmi qualcosa di nuovo a 30 anni quasi finiti.

Inventarmi continuamente un lavoro è quel che ho fatto. Non mi arricchisce, ma non m'impoverisce nemmeno, sicuramente non di spirito. Guadagno (per giunta poco) due mesi sì e 10 no, ma la mia dignità è salva e la mia creatività allenata. Certo non sono contenta, ma più che lamentarmi penso che la risposta che ho ideato è persino strategica perchè non mi isola (nell'antro della disoccupazione), ma mi unisce ad altri (nell'universo del fare anche fuori da un sistema). Non ho risolto il problema della "Disoccupazione", ma ho risolto il problema del mio "cosa faccio, come mi esprimo, come sopravvivo". Per giunta, questa risposta, per ragioni che non sto qui a dirti, insieme alle risposte nuove elaborate da altri, potrebbe debellare quel sistema corrotto che tanto critichi più di quanto farebbe la mia critica solitaria e lamentosa a quel sistema. Critica solitaria e lamentosa a cui tu sei dedito.

Ma davvero credi che risolveresti la tua disoccupazione facendo parte di quel sistema? E se non lo credi perchè parli di disoccupazione in rapporto al sistema dell'arte? Se non vuoi farne parte di questo sistema, se mai vorresti farne parte, perchè sprechi il fiato per criticarlo e così facendo ne legittimi l'esistenza?

Ti rendi conto che la tua sorte è legata al WTO ed al trattato del libero scambio targato Clinton?La convenienza si cerca fuori (gallerie/galere) o a dentro casa (sistemi nepotici ed Accademici).

Ecco...lo dici tu stesso...sei tu che parli di convenienza...... A volte penso che tu voglia guadagnare molto con la tua arte...o che comunque ti stia seriamente sul cazzo (perdonomai il termine) che non puoi guadagnare tantissimo come altri artisti, integrati in quel sistema, le cui opere tu consideri per giunta meno belle, interessanti e innovative delle tue. Ma io spero tanto di sbagliarmi. E se mi sbaglio però il problema resta ed è il modo in cui comunichi..per niente comprensibile. Te lo dico a cuore aperto...

Detto questo ti rendi conto di quanto tu sia presuntuosa nell'elevarti rispetto a me?

Ah finalmente l'hai detto...chi si pone di fronte a te non può che elevarsi perchè tu ti senti un gradino più su..La presentuosa sarei io vero? :-)

Mi accusi d'essermi fermato? Verissimo, ti sembra un male? Mi accusi di non agire, ti sembra poco?

No...non mi sembra un male e nanche poco...e mi sembrerebbero persino interessante, questa immobilità e non agire, se praticati in un certo modo, con un certo scopo. Putroppo il tuo scopo non è chiaro. Quel che è chiaro è che continui a spammare uno spazio in cui serenamente vorremmo confrontarci su cose che ci accomunano, che continui a renderci partecipi di affari e situazioni tue personali che non sono di alcun interesse per nessuno e neanche per l'arte...cose più dette che fatte che non cambiano il sistema dell'arte e non ne creano nemmeno un'altro più accettabile...

Fermarsi a guardare quello che accade dalla periferia ti sembra poco?

No no..a me sembra molto ed è una pratica a cui sono stata sempre dedita...ma guardare la periferia significa guardare basso e il tuo sguardo è rivolto perennemente in alto…a quel vertice di cui ti dicevo…Poi mi sembra che non ti fermi a guardare lì dove io ti ho visto spammare le tue idee, cioè in rete, nelle mailing list e nei blog che frequenti...Se fossi veramente allenato a guardare, dovrebbe risultarti facile anche in contesti diversi dalla periferia... non credi?

Ti assicuro che non passo giorno senza coltivare la mia arte ed in maniera comunitaria la divulgo (regalandola) nel quotidiano.

Ti credo...non l'ho mai messo in dubbio...

Ti sembra triste?

Mi sembra triste che l'unica cosa che giunge a me di tutta la tua arte e la tua poetica sia il profondo odio-nostalgia per il sistema dell'arte...e soprattutto la lamentela che spacci per analisi critica. Non sarebbe forse il caso di fare autocritica?

Io penso che questa sia una azione artistica ed attivistica e come dici tu, forse anche estetica.

Questa azione quale??? L'andar a insegnare agli altri lo stato del sistema dell'arte? Persino a chi già lo conosce, oppure non lo riconosce e non lo legittima, a chi non lo considera di alcuna importanza, a chi se ne frega, a chi ama altri sistemi o altri non sistemi …o chiamali come vuoi…?
Un’azione crea reazione e la reazione dovrebbe rivelare qualcosa di interessante e di utile, dovrebbe servire a qualche cosa...L'azione e la reazione insieme dovrebbero svelare le ombre, mutare gli spazi, fermare il tempo, persino spostarlo, trasformare le linee, deformare le forme...dovrebbero creare sistemi, dovrebbero distruggerli e sostituirli...dovrebbero liberare o quanto meno tentarci. Che cosa crea la tua azione? Te lo dico io...quel che vedo è puro disturbo, provocazione fine a se stessa, noia ed anche ira in chi cade nella tua rete. Che c'è di creativo in questo? Che c'entra l'ira della gente con quel sistema che condanni?

Vuoi vedere la mia arte? Scrivimi in privato e mandami il tuo recapito postale, arriverà a costo zero direttamente a casa tua e tu sarai libera di giudicarla, perché è lo spettatore che fa l'arte, non il popolo e neanche i media specializzati.

Io vorrei vedere più arte nel modo in cui ti relazioni con gli altri. Nel pubblico, più che nel privato. Quanto allo spettatore...ma chi sarebbe? Non sono i media ok...ma resto sbalordita quando dici che non sono nemmeno il popolo dove per popolo io intendo la gente tutta...e chi è allora lo spettatore??? Un recapito postale?

Le gallerie le rifiuto, il mio non è un lamento, trovami la testimonianza di un gallerista che mi abbia trovato concupiscente, io non esporrò mai in una galleria/galera privata transnazionale, lamento però il fatto che non ci sia oggi altro percorso possibile per fare arrivare direttamente il proprio lavoro allo spettatore e quando c'è i media specialistici sorvolano.

Ma come fai a dire una cosa del genere quando bazzichi in un luogo come la rete, navighi sui blog e frequenti mailing list? Possibile che non ti sia arrivato nulla delle infinite possibilità che un mezzo e uno spazio come questo può darti per far arrivare qualsiasi cosa ovunque e a chiunque? Vedi? Io avevo ragione quando dicevo tu non sai...perciò ti lamenti...Tu ti senti originale perchè ignori che sono stati ideati percorsi diversi per far arrivare i propri lavori e la propria creatività alla gente senza essere succubi e prigionieri di un sistema.
L’unico modo che conosci molto bene per far arrivare cose, ma indesiderate, a chiunque - il tuo target è troppo variegato per poter dare un senso alla tua azione - è quello dello spam, la cosa peggiore che si sia prodotta qui. Il problema è che non ci arrivano neanche i tuoi lavori, ma solo le tue elucubrazioni mentali e le tue critiche scontate e poco originali.

Ma forse ho capito. Il problema non è fare arrivare i tuoi lavori alla" gente tutta", ma farli arrivare a "determinata gente"? Vuoi vedere che questa gente è quella che frequenta i salotti del gran club privato del sistema dell'arte?

Dici che il sistema non conta? Magari fosse così, sapessi le diffide legali che ricevo a cadenza regolare, certo ignorare e non denunciare e comodo, peccato che non servi a nulla se non a lasciare libero chi lo è anche troppo.

Il sistema di per sé non esiste. Esistono dei circuiti che fanno palpitare il sistema ed esistono coloro che questi circuiti sanno crearli e manipolarli. Tu ti soffermi sul sistema immagine e ti scateni contro coloro che lo creano e lo manipolano (e che chiameremo amministratori) , ma quel che conta invece è il cuore di quel sistema…il cuore del sistema è fatto di ingranaggi, informazioni, ma anche di persone, ad esempio gli artisti. Finchè gli artisti pensano che quello dell’arte sia il miglior sistema in cui operare, quel sistema continuerà ad esistere. Ma se gli artisti capiscono che quel sistema è il peggiore che poteva capitargli, quel sistema non sarà più sistema, smetterà di esistere. Gli artisti li convincerai però solo se proporrai loro un’alternativa e non con le parole e le critiche. Solo se rivelerai loro, ma con i fatti, le contraddizioni di quel sistema, i suoi punti deboli. Non devi convincere solo gli artisti precari, quelli come te, quelli che non hanno nulla da perdere, ma anche quelli che in quel sistema ci sono e hanno successo e ne traggono guadagno o pensano di trarne. Quelli su cui il sistema si regge.

Se un sistema proprio non ti piace cerchi di cambiarlo dall’interno e/o dall’esterno. Posso ad esempio individuare i punti deboli di quel sisema e agire creativamente su di essi. Posso utilizzarli per entrare e impadronirmi di una parte di spazio di quel sistema, contro la volontà di chi lo domina, per esprimere le mie idee, i miei lavori, per far circolare le mie informazioni. Posso impadronirmi di parte di quei dati, quelli rilevanti, e diffonderli affinché tutti sappiano e vedano il marcio di quel sistema, affinché la gente su cui quel sistema si regge si renda conto dell’illusione in cui ha creduto. Ma quei dati vanno svelati in quel sistema stesso e non fuori dalla tua bocca, come cosa "altra".

C'è però un'altra possibilità: agire all'esterno. Posso creare un mio sistema, senza bug, un sistema dagli ingranaggi in luce, dai dati accessibili e accessibile a tutti. Fare in modo che esso funzioni così bene che venga considerato dalla maggiorparte degli artisti come un buon sistema, il migliore che ci sia, il più sicuro. Il sistema dominante, piano piano, lentamente marcirà su se stesso. Quanto meno gli avrai reso la vita veramente difficile.
Vuoi qualche esempio concreto di quando e come qualcosa del genere è stato fatto?
Allora pensa a microsoft, pensa a linux; pensa a codici chiusi, pensa a quelli aperti , pensa al software libero o anche a luther blissett, pensa agli 01.org, a guerriglia marketing, a serpica naro e persino a san precario
Scusami se oso. E con affetto che te lo chiedo! Davvero profondo. Ma dove cavolo vivi???? :-)

Debellare l'ego d'artista e perché? Al troppo etereo preferisco la materia pura, e non esiste spazio sterminato (anche virtuale) senza una individuale percezione della forma.

Facciamo finta che io abbia capito quel che hai scritto. Sei tu che parli di debellare. L’ego ti appartiene, non oserei mai metterci le mani sopra. Però se me lo proponi e a me non interessa dovresti prenderne atto. Non dovresti impormelo in maniera autoritaria come fai in AHA. Nell’autorità e nell’imposizione non vedo nulla di artistico. Poi capisco che a te possa dispiacere che a me il tuo ego non interessa…però potresti pure andarti a cercare posti dove il tuo ego e il discorso sull’ego in generale è ben accetto…o no?
A me pare che ci devi convertire tutti…e questo è assai antipatico! Ma ormai ci abbiamo fatto tutti il callo.

Perché non parli?

L'ho fatto! Non mi senti?

Mario Pisci a Forasa, dal sud ovest della Sardegna.

Maria vestita ;-) dal cuore della Campania

lunedì, giugno 12, 2006

LETTERA A PESCE A FORE

CARO PESCE A FORE è tanto che ti leggo e a questo punto mi chiedo:
Ma qual'è il problema!
Riuscire a guadagnare con l'arte?
Far parte a tutti i costi di quel sistema dell'arte che tanto critichi?
Che poi "SISTEMA" e "ARTE"...non so...ma mi sembrano in antitesi!
Riuscire ad esporre un cavolo di opera in una tal galleria?

Ok un'artista non vive di arte ma lavora in un bar e quindi?
Anche io sono laureata, archeologa e non vivo di archeologia e neanche di ricerca perchè esiste un SISTEMA ACCADEMICO che mi taglia fuori perchè non sono CHI DEVO ESSERE...
e quindi?

Io comprendo tutto il tuo malessere e tutta la tua rabbia ...bene e come...Sono napoletana anche io (forse un pò conta)!
Ma questa rabbia e questo malessere sanno di "vecchio", "antico", "già sentito" e quindi non stupirti se sembri anche "ripetitivo"...e persino "noioso" e "triste"
Dovresti andare oltre e invece sei rimasto fermo...

La lamentela fine a se stessa (che tu fai passare "esteticamente" per "analisi") è arida e l'aridità fa morire tutto quel che di creativo ancora circola nelle vene e negli animi di chi ancora VUOLE poter dare e dire...Conta agire! ma agire solo e unicamente in funzione di un nemico (il sistema arte) anche questo uccide l'arte...

Sei artista? Quindi hai qualcosa da dire, giusto?
Dilla dove vuoi, dilla come vuoi...usa i mezzi e gli spazi che ti pare...
Ma come mai qui nessuno ha ancora visto, vissuto la tua arte?
Preferirei quel tipo di spam piuttosto che questo a cui ci sottoponi ormai da mesi e mesi e mesi...
Lamentarsi perchè non è possibile dire certe cose, attraverso la propria arte, dentro certi sistemi o gallerie (perchè è questo quel che si capisce da quel che dici e scrivi)...o perchè non si riesce a farsi accettare e adulare/apprezzare all'interno di certi circuiti (forse ti spieghi male, ma è ancora questo quel che trapela)
è triste triste triste, più triste di qualsiasi SISTEMA ....

Da quando sei qui dentro citi nomi di "baroni dell'arte" e questo posto era diverso proprio perchè finalmente non si era più obbligati a parlar di costoro o contro costoro o in funzione di costoro...
Qui il SISTEMA non è più la gabbia a cui aspirare o contro cui agire...Al sistema preferiamo i nostri sistemi non imposti, mutanti e ricombinanti...quindi tutt'altro che sistemi, tutt'altro che gabbie!!

Arrivi tu e tutto cambia e per giunta ti arroghi il diritto di affermare indirettamente che poichè qui si parla di arte ed anche di attivismo
siamo in torto noi a non affrontare il discorso arte nel modo in cui fai tu o a non incazzarci come te contro i baroni e contro questo sistema....
Non ti passa neanche lontanamente per la testa che le tue analisi son cosa vecchia, non ci insegni nulla di nuovo, che a noi non interessa, perche abbiamo deciso, quindi SCELTO, di agire (quindi non solo di parlare/comunicare) in modo diverso? E questo modo non solo lo riteniamo più efficace del tuo, ma anche più creativo (fa molto più bene all'arte) ed è anche più umano...ci fa stare insieme...perchè la rabbia ti separa anche da quelli che pretendi di rappresentare e sostenere ! L'odio uccide prima di tutto chi lo nutre....

Tu vuoi rivoltare un sistema ma stranamente non ti sporchi e non ti ritrai nemmeno...Non ti poni all'esterno (perchè con il pensiero, le aspirazioni e il linguaggio ci sei dentro fino al collo) e nemmeno completamente all'interno (perchè lo critichi, ma non so se davvero lo disprezzi)...Finora non hai neanche proposto alternative...Alle analisi seguono i progetti di solito e se ci rendi partecipi delle tue parole e dei tuoi pensieri, mi chiedo come mai eviti di farlo con i fatti...Tu sei qui per ragionare con noi, giusto? Ma perchè poi non proproni mai un fare comune, dove tutti possano partecipare, fare, organizzare lottare?

Qui dentro c'è gente che agisce a suo modo DENTRO E FUORI il sistema perchè quel che conta non è più il sistema in sè...ma le teste che ci sono dentro e quelle che stanno fuori...
Qui dentro e fuori di qui si agisce con lo stesso spirito creativo ed anche critico, competitivo (con se stessi) ed anche costruttivo di un hacker ed ecco...quello che ti sfugge!
Qui l'arte non è protagonista assoluta e nemmeno l'attivismo lo è...e non sono nemmeno tanto sicura che per attivismo o artivismo si intenda solo "criticare e lottare contro il sistema dell'arte". Lì fuori, ripeto, nel mondo, ci sono problemi di altra natura da affrontare, molto più importanti del fare arricchire o far sentir protagonisti gli artisti nel gran palazzo del sistema dell'arte...Qui sono protagonisti insieme e in maniera quasi inscindibile arte e artivismo artistico, attivismo sociale e hacking o hacktivismo (la lista non a caso, credo, si chiami AHA e non AA o A-H-A per esempio). E l'hacking (insieme a tecnologia e rete), ci suggerisce metodi e strumenti per sganciarci da tutto ciò a cui tu resti ancora "adolescenzialmente" legato...L'hacking forse ci da una coscienza nuova e tu non riesci a farla tua perchè secondo me la rifiuti , non ti fai contaminare...sei troppo prigioniero del sistema, o forse drammaticamente chiuso in te stesso...

Se considerassi arte, attivismo ed hacking come cosa UNICA e inscindibile forse capiresti come amiamo agire noi, ti sganceresti dal tuo ego, te ne fotteresti del sistema dell'arte vigente e impiegheresti tutte le tue energie per fare e dire cose nuove , con gli altri, grazie agli altri, per gli altri...senza quel pensiero puntato alla scalata fino al vertice di un sistema...Eviteresti di sentirti solo e unico cosciente...perchè è così che appari ...e contribuiresti a rendere ancor più questo posto uno spazio di libertà, condivisione e circolazione di idee e progetti e se vuoi anche di lotta ma creativa

Invece tu utilizzi la rete solo come spazio della tua libertà, e i contenuti e il linguaggio che usi nulla hanno a che vedere con la rete o i suoi principi.
Non ti aggiorni, non studi quel che è nuovo e diverso da quello che già sai, non ti apri (se lo fai, credimi, non si vede, non si percepisce e quindi sicuro che sai comunicare???)
Ti servi della rete come di un palco o uno spazio su un giornale cartaceo e della tastiera come di un microfono o una penna ... ignaro che quel che stai usando è qualcosa di più...

Tu SFRUTTI la tecnologia e la rete e tutto ciò che ti offre (magazine, blog, mailing list) come strumento/vetrina per le tue idee/insoddisfazioni/sconfitte/aspirazioni e forse, chissà, non ci sarebbe niente di male se non le imponessi ma le condividessi, se non sentenziassi ma ti confrontassi, se fossi disposto a migliorarti prendendo anche dagli altri così come gli altri prendono da te volente o nolente...

Tu di questa rete non ne respiri l'aria, non ne hai compreso lo spirito e l'essenza, l'anima, l'etica, le aspirazioni, i progetti, la vera rivoluzione ed è per questo che forse non comprendi nemmeno il senso di questa lista e la sua noia di fronte alle tue affermazioni e ai tuoi soliloqui.

Noi abbiamo ben capito quel che dici, non credere! Non siamo stupidi, non siamo sordi!! E forse qualcosa la condividiamo pure...ma per noi è cosa vecchia...alcuni di noi hanno già dato su questo versante...ma poi siamo andati avanti ...tu invece resti indietro...però pensi di dir cose nuove e sconosciute...Ti inganni!

Qui noi siamo tanti UNO INSIEME (è questa la nostra forza) e tu vuoi restare e importi come UNO e SOLO (l'egocentrismo, l'egotismo e l'egoismo non hanno mai portato nulla di buono)...Forse il tuo spazio è un altro, forse è un'altra mailing list quella che tu cercavi? O forse intendevi solo "disturbare"? Ma il tuo non è disturbo costruttivo o creativo! Non ha nulla a che vedere nemmeno con la tua arte (il modo in cui la intendi tu)...E' semplicemente noia ... noia mortale accompagnata da infinita tristezza...E' un dir "passivo" !! In quel che dici non c'è energia per fare nulla...

Sei per giunta freddo, di pietra, anzi duro come il marmo ma senza venature...

maria