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mercoledì, giugno 21, 2006

Pesce A Fore - Atto 3

Cara Maria, ma non comprendi che quando parli di non condivisione crei in qualche maniera una barriere ed un diaframma sistemico tra chi è dentro e chi è fuori?
Caro Pesce a Fore a me non sembra di aver parlato di "non condivisione" - tutt'altro - e quanto al "dentro" e al "fuori", esistono. Puoi forse negarlo? Puoi stare dentro, puoi stare fuori, puoi stare sia fuori che dentro, e questo non vuol dire separare i due ambiti. Non vuol dire neanche che chi è dentro o fuori è meglio di chi sta fuori o dentro. A me pare che lo faccia tu...tu separi te stesso dal resto della gente con cui entri in contatto e la separazione la determini non a causa di quel che dici, ma di come lo dici e lo imponi. Ammettiamo però anche che a noi stia bene che tu dica quel che dici e che ci stiano bene anche i tuoi modi...è normale che qualcuno, dopo averti letto, affermi: quel che dici non lo condivido, credo che la tua lotta non porti a niente, credo che quel che comunichi è non solo vecchio, ma anche noiso e privo di energia....Dov'è il problema????
Quello che tu chiami ritmo spam io lo chiamo condivisione di conoscenza in tempo reale, non pensi forse che gli artisti sommersi abbiano bisogno di argomentazioni per difendersi quotidianamente?
Col cavolo!!! Ora lo spam è condivisione di conoscenza? Per me è invasione....è imporsi in uno spazio senza reale confronto, senza interpretare le esigenze di chi in quello spazio ci vive, ci discute. Nessuno ti ha mai detto...tu non hai il diritto di dire, tu non hai il diritto di comunicare...tu non hai il diritto di stare qui. Solo che tu non ti confronti...Vieni, ci copi ed incolli discussioni che tieni con altri fuori da AHA e che a noi non interssano e ci assilli con questo benedetto sistema dell'arte come se fosse l'aria che respiri...E dici, dici, dici, dici...potresti pure un pò proporre azioni, coinvolgendoci come fai quando scrivi...ma non lo fai...Non ci stupisci. Non ci risvegli!
Poi dov'è che uno si incazza con te? Quando dici l'arte è il sistema dell'arte, non esistono altri percorsi se non quelli offerti dal sistema dell'arte e lo dici in un posto in cui c'è gente che si sbatte per creare percorsi alternativi, spazi nuovi in cui potersi esprimere raggiungendo tutti. E questo sai che dimostra? Che tu questo spazio lo usi come angolo di strada in cui pisciare senza curarti che lì dove pisci c'è il lavoro, le intenzioni, la voglia e la lotta di fare diverso. Insomma ci parli, ma non ti accorgi della nostra esistenza. Ci rendi partecipi, contro la nostra volontà, di quel che pensi e non vedi, non sai e neanche ti lasci incuriosire da quel che facciamo...
Questa la chiami condivisione? Io credo che tu ti interessi più al sistema dell'arte che ai tuoi simili. Il tuo ego prevale su tutto...
Certo, tu sei una Hacker pura perché te ne fotti, ma non so perché ho idea che tu abbia una concezione restrittiva del termine.
Non sono un hacker e non so neanche che significhi hacker puro...
Tu non ami discutere di certe cose ed io si, non capisco qual'è il problema,
Il problema - vedi sopra - è il modo in cui lo fai e la tua svogliataggine nei confronti di una comunità che delle vie alternative le sta cercando - qualcuna è stata anche trovata - ma a cui non dedichi neanche un commento...come se non esistesse. Eppure la coinvolgi in tutto quel che fai, come se fosse profondamente interessata e sai che non lo è e non perchè - ripeto - non condivide le tue analisi, ma perchè le analisi da sole concludono pochissimo. Ormai è più di un anno credo che ci dici quel che sei e come la pensi. Io non ho notato alcuna evoluzione...
...così come non capisco l'uso del noi quando in realtà mi scrivi tu, pensi sul serio di potere incarnare e rappresentare l'anima di turra la comunità?
No, io non posso interpretare tutta la comunità di AHA, però non mi pare che ci sia qualcuno in AHA che sia contento dei tuoi post e del modo in cui ti relazioni con gli altri. Quando dico "noi" è perchè anche io sento la stessa insoffrenza, ma a diffeernza degli altri ho creduto di poterla comprendere e risolvere chiedendoti spiegazioni che però non sono arrivate...Il tuo comportamento lo chiami azione artistica, condivisione di conoscenza in tempo reale e riguardo a quel che alcune persone nutrorno nei tuoi confronti, proprio a casua dei tuoi metodi, o fanno di creativo nella vita e di diverso, non proferisci parola se non per dire..."quelli pure si fanno i soldi (riferito ad esempio, agli 01.org). Allora vedi? Io non vorrei pensar male, ma tu mi obblighi! Tu annienti gli 01.org perchè si fanno i soldi e offuschi, insabbi i loro metodi creativi, considerandoli anche questi meno che niente. Ancora una volta non ti confronti e l'unica cosa che risalta sono i soldi, i soldi, i soldi....che quelli guadagnano e tu no!!!
Fermo restando che il concetto di comunità lo trovo estremamente stantio rispetto a quello di posse o moltitudine in continuo divenire e dove le voci singole sono distinte e distinguibili all'interno di un insieme.
Perchè l'ha prescritto il dottore che la comunità non è in continuo divenire, che in essa le voci singole non sono distinte e distinguibili? Sono termini...valgono meno di zero...
Questa tua accusa di non agire ti ripeto è assolutamente ingiustificata, dammi un tuo recapito postale e diventerai parte della mia azione artistica, altrimenti sei tu a sbraitare senza senso.
Non è un'accusa...semplicemente è quel che noto e mi dai anche ragione tu stesso, confermi quel che penso quando mi chiedi un recapito, in cui inviarmi quel che fai...Insomma significa che quel che "fai" io non posso dedurlo da quel che dici e non posso neanche vederlo in lista aha o altrove...Capisci?
Non devi offenderti! Forse dovresti cercare di capire se il modo in cui comunichi ha qualche falla...va rivisto? Che c'è di male? Migliorarsi è un bene, riuscirci grazie al confronto con gli altri..è il massimo.
Dici che l'arte ed il sistema dell'arte siano due cose distinte e che tale valore sia acquisito culturalmente?
Veramente sei tu a dire che il sistema dell'arte è lercio, è corrotto, è chiuso...e che ci sono artisti e arti che in questo sistema dell'arte non hanno diritto a uno spazio... O sbaglio? Ed ora? Vuoi identificare sistema dell'arte ed l'arte? Non ti pare un pò contraddittorio? Mi pare che tu fossi per giunta d'accordo con me nel considerare in antitesi arte e sistema...o no? Forse hai perso il filo!
Ma dove cazzo vivi?
Non nel mio ego...questo è sicuro!!!
Possibile che tu non abbia colto il fatto che tutto quello che il sistema arte impone influenza anche il nostro vivere sociale per più generazioni?
Non l'ho colto...Non sono artista...forse non ho occhi per vedere...però anche questo dimostra che devi rivedere il tuo modo di comunicare...Perchè hai postato analisi, critiche, parole e parole e forse questa influenza di cui parli non l'hai spiegata, non s'è capita...forse non l'hai proprio menzionata...
Che non ti renda conto che tutta la critica sistemica scrive sotto la voce cultura in ogni quotidiano planetario?
Macchisenefrega!!!
Questo per te non è pensiero unico imposto?
Però tu mi dici l'arte e nelle tue mani sei padrone del tuo destino?Non cogli la tua retorica?Pensi che sia così facile?Non ti rendi conto che quando scrivi basta andare a Milano a trovare una galleria crei già una discriminante sociale?C'è gente che non può permettersi neanche il biglietto del bus ed ha l'arte nelle mani, pensi che in questo sistema liberale non avrà problemi?
Condivido in pieno quel che dici e io non ho potuto nemmeno affogare la tristezza della mia condizione nelle sigarette...Ho smesso di comprarle per mancanza di soldi...Ma cosa vuoi fare? Vuoi lasciarti morire? Pensi che questo sistema cambierà prima che tu abbia compiuto gli 80anni? Ti lamenti...uffààààà...ma possibile tu non abbia un pò di energia creativa che ti permetta di metterlo in culo a questo sistema anche poco poco, nel tuo piccolo? Possibile?
io sono già dentro il sistema quanto te e la tua lista,
sia chiaro! la lista non è mia!!!
il discorso è che io evidenziandone i problemi quotidianamente vorrei modificarlo in meglio, questo dovrebbe essere lo spirito hacker o no?
Ora cominci a farmi tenerezza...Giuro!!! Con le parole non si modifica niente. Neanche da soli...Devi almeno fare un pò gruppo. Per un anno hai evidenziato il cancro del sistema dell'arte.. io credo che avresti potuto farlo anche in un giorno. Nei tuoi post vengono ripetuti sempre gli stessi concetti...Ci ritrovi sempre la stessa analisi scritta, se sei fortunato, in maniera un pò diversa....Punto....
Come modifichi? Soprattutto cosa modifichi? Il morale della gente che ossessioni?
La tua complicità passiva
eh? sono complice di chi? non mi dire del sistema dell'arte che....
la trovo poco propositiva ed addirittura cracker visto che cerca di omettere problematiche e lamentele facendole passare per spam puro....
A me la parola cracker non offende affatto...sono una di quelle a cui piace anche cracker se la situazione lo richiede...Tu però associ cracker a omissione e spam...
un'altra dimostrazione di come tu sappia molto poco a tal riguardo...Se ne sapessi di più ti piacerebbe ne sono certa!!!!

3 Comments:

At 4:48 PM, Anonymous Anonimo said...

Altro che Hackers, queste presunte intelligenze comunicative virtuali ricordavano piuttosto i crackers Pavesini, rispetto a questi però avevano la virtù di autoimpacchettarsi virtualmente, straordinariamente convenienti, a costo zero, non serviva più alle aziende neanche delocalizzare.
Distanti anni luce dalla condizione del P.A.AFF., loro erano veramente e sinceramente duri, rozzi e puri, supereroi antieroi nel DNA geneticamente modificato, sommersi, flessibile, liquidi e precari fuori e dentro dalla rete fognaria.
Mangiavano arte a colazione, pranzo e cena e la notte prima di addormentarsi ci facevano l'amore stantuffando furiosamente fino a farla sanguinare come una giovane e pura verginella, quanto urlavano cazzo e quanto sudavano....
Brutti, luridi, sporchi di colore fino a divenire grigi, anche nelle interiora, proprio come le pantegane, in perenne erezione, duri come il marmo...
Merdone (o zoccolone se preferite) giganti e dinoccolate, arrivavano ad una altezza di quasi due metri ed evitavano rigorosamente di farsi vedere alla luce del sole.
Quando venivano beccate alla luce del sistema solare per non farsi annichilire da tanta luce e dissanguare di corsa correvano a rifuggiarsi nel loro habitat naturale, la sommersa rete fognaria.
Un giorno di metà Giugno una iperborghese archeologa precaria di trentotto anni di nome Maria, non si capisce il perché e non si capisce il per come si reca al porto di Napoli (Molo Beverello) con una bottiglia per quello che lei ha identificato come il fascinoso leader parassita della posse sciolta di ratti supereroi in una sacca di resistenza fognaria, quello di loro che si faceva chiamare Mario, originario di Naples...
Il caso caotico naturale è imprevedibile ed imponderabile, per cui a distanza di qualche giorno nel becco di un gabbiano spennato, tale lettera pervenne nelle zampe pelose e lercie di colore al petrolio della fascinosa merdona dominante, in cerca di cibo sul molo Ichnusa di Cagliari.
Peccato che tale lettera fosse infarcita di luoghi comuni, ragion per cui Mario la pantegana giudicò con facilità e faciloneria Maria il crackers pavesi, la giudicò una impucchiatita come si dice a Napoli, termine che traslato nell'Italiano corrente sta a significare più o meno un prodotto emotivo del pensiero unico iper moderno....
Maria provava una tenerezza infinita per la merdona di nome Mario, presumeva di potere dare dei consigli alla merdona senza prezzo, in fondo voleva solo cercare di fargli comprendere che poteva elevare la sua qualità di vita, si trattava solo di essere un poco più relativi e meno severi ed austei con se stessi.
Nella lettera citava esperienze sovversive come L.B. o Wu Ming, così sovversive da essere comodamente targate Einaudi o Mondadori, citava anche i famigerati e terribili 01.org, una coppietta di amorevoli fasulli che aveva capito le più elementari leggi del marketin globale.
Così i 01.org contestando la grassa, grossa, ricca, opulenta e corpulenta civiltà consumistica del superfluo occidentale si poteva bivaccare in maniera parassitaria a sue spese e vincere anche qualche segnalizione critica da qualche curatore etico rosso stile Benito Ulivo da Salerno (che per darsi un tono metropolitano diceva di essere Napoletano).
Veri e propri sciacalli, pronti ad arricchirsi sulla pelle e sulle palle delle pantegane, vendendo loro ed i loro ideali al migliore offerente....
Quanta tristezza, Mario la pantegana dopo avere letto l'e-pistola di Maria il crackers partenopeo la stracciò, certo con rammarico era sempre a ruota di sesso selvaggio, l'idea di fare l'amore con quel crackers piatto e senza curve, pergiunta con quegli ideali steriotipati non glielo rizzava, anzi glielo rimpiccioliva a vista d'occhio.
Per eccitarsi servivano sogni sessuali e rivoluzionari non banali.
Ci stanno fottendo tutti, pensava in solitudine, allora perché non accettare fieramente il timbro a fuoco di Flash Art sulla pelle pelosa? In fondo siamo tutti di questo mondo e non esiste un sistema altero...
Così, banalmente, per ornamento tribale iper moderno, quale trasgressione ornamentale maggiore per una pantegana di razza come lui?

 
At 6:13 PM, Blogger DaMe' said...

"P.s. metterlo in culo al sistema? Al limite da una altra parte, sempre che tutto sia lubrificato a dovere....,"

non credo che "la sistema" esista!

"ma poi perché dovrei incularmi tale suddetto sistema che tu ritieni inesistente?"

Perchè tu credi che esiste e ne sei insoddisfatto....In ogni caso...io non ho mai negato l'esistenza del sistema dell'arte!!!

"Scusami a questo punto mi faccio una sega creativa, non preoccuparti non posso colpirti...., tutto è virtuale."

Ah davvero? Ed io che pensavo che il farti le seghe, rigidamente non creative, fosse il tuo stato perenne e consolidato...

Che tristezza vedere un pesce affogare nella propria acqua!!!!!!

 
At 8:56 PM, Anonymous Kaleb Stone said...

Hello mate nice blog

 

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